26/09/2020 - “Dona ferentes” di Manuele Cerutti e Francesca Ferreri

Memorie e visioni contemporanee. Lo studio museo Felice Casorati e il borgo di Pavarolo dialogano con l’arte emergente.                Dal 26 settembre  la mostra “Dona ferentes”, di Manuele Cerutti e...
Data:

26 settembre 2020

Tempo di lettura:

4 min

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Memorie e visioni contemporanee. Lo studio museo Felice Casorati e il borgo di Pavarolo dialogano con l’arte emergente.

               Dal 26 settembre  la mostra “Dona ferentes”, di Manuele Cerutti e Francesca Ferreri

                                                  Open day con gli artisti 
                                        sabato 26 settembre 2020 dalle ore 16 
                                           domenica 27 settembre dalle ore 15

                 Il museo sarà aperto tutte le domeniche dal 27 settembre, dalle h 15 alle h 18
                                                            Ingresso gratuito

Il progetto “Memorie e Visioni Contemporanee. Lo Studio Museo Felice Casorati e il Borgo di Pavarolo dialogano con l’Arte Emergente” è stato realizzato con il sostegno del Comune di Pavarolo, della Fondazione CRT nel merito del bando Esponente, e con il patrocinio della Regione Piemonte.

dal 26 settembre sarà aperta al pubblico la mostra “Dona ferentes”, di Manuele Cerutti e Francesca Ferreri, curata da Francesca Solero, all’interno dello studio museo Felice Casorati di Pavarolo e negli spazi del paese riconvertiti all’arte contemporanea di project room.

I due artisti nell’estate 2019 hanno usufruito di una residenza artistica a Casa Casorati a Pavarolo e nella mostra autunnale espongono l’esito di quanto elaborato a partire da quei giorni.

Francesca e Manuele sono due artisti che portano avanti ricerche linguistiche e percorsi espressivi autonomi ma inevitabilmente connessi in quanto coppia nella vita. Grazie all’esperienza intensiva a Pavarolo, immersi in questa dimora carica di storia, hanno indagato nuove modalità di ridefinizione di un genere classico quale la Natura Morta, caro alla ricerca espressiva e compositiva di entrambi e protagonista di molte opere sia di Felice Casorati che di Daphne Maugham.

La loro proposta espositiva parte da una riflessione intorno alla figura del Colporteur, colui che per mestiere portava stampe artistiche, libri e oggetti tra i più vari, a grandi distanze. Un viaggiatore ambulante che con un coinvolgimento estremo e ritorni imprevedibili “portava” la cultura sulle sue spalle, in giro per il mondo.

Il titolo della mostra Dona Ferentes, relativo al famoso episodio del cavallo di Troia, si riferisce sia all’azione del portare sia all’ambiguità, verso il bene o verso il male, di ciò che viene ogni volta portato. Le opere in mostra indagano questa dimensione sottraendo l’oggetto che per consuetudine viene portato: portare per se stessi diventa il punto focale su cui si attivano le riflessioni degli artisti.

Il criterio con cui si è avviata la ricerca degli artisti per questa residenza è stato quello di individuare due soggetti che operassero individualmente ma fossero coppie nella vita, portando avanti ricerche linguistiche e percorsi espressivi personali, indipendenti l’uno dall’altra ma inevitabilmente connessi.

Come Felice Casorati e Daphne Maugham, Francesca Ferreri e Manuele Cerutti, due affermati artisti con esperienze internazionali, sono una coppia nella vita, e nella mostra di settembre presenteranno nuovi lavori che permetteranno di scorgere le loro influenze reciproche in un gioco di specchi.

L’esperienza intensiva a Pavarolo, le caratteristiche del luogo, capace di esistere nel presente e al di là di esso, hanno permesso agli artisti di immergersi nel proprio lavoro con verità e concentrazione, indagando ad esempio nuove modalità di ridefinizione di un genere classico quale la Natura Morta, caro alla ricerca espressiva e compositiva di entrambi e protagonista di molte opere sia di Felice che di Daphne.

La mostra si svilupperà come continuazione e ampliamento anche negli spazi di Emporium Project lungo la via Maestra, strada centrale di Pavarolo.

Qui i due artisti, ognuno gestendo autonomamente il proprio spazio, offriranno al pubblico la possibilità di vedere, percepire, sentire un ampliamento del proprio lavoro da un punto di vista più intimo e individuale, attraverso disegni e installazioni progettate per l’occasione.

Il paese si animerà e i diversi luoghi abitati dalle opere d’arte concorreranno a completare la visione unitaria che sarà il pubblico ad elaborare e definire con il proprio spostamento.

Il Comune di Pavarolo, nonostante l’attuale situazione straordinaria di emergenza globale, in risposta alle esigenze del territorio, si muove inviando un forte segnale di continuità rispetto ad eventi che hanno scandito, e continueranno a farlo in futuro, le stagioni culturali del paese e dell’intera collina limitrofa, divenendo appuntamento annuale anche per i torinesi. Tutte occasioni inoltre per riportare su Pavarolo l’attenzione di un pubblico proveniente da diverse estrazioni sociali e culturali oltre che territoriali.


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Ultimo aggiornamento pagina: 29/05/2021 08:04:44

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